Quanto sono verdi i tuoi prodotti elettronici? Greenpeace fa la classifica per il 2010

lunedì 10 gennaio 2011


Greenpeace dà l’addio all’anno appena conclusosi valutando quali sono state le imprese di elettronica più eco-compatibili nel corso del 2010. La classifica è stata pubblicata in occasione del CES 2011, la fiera mondiale dei consumatori di elettronica che si è conclusa proprio ieri a Las Vegas.

Nessuna impresa viene promossa con il massimo dei voti. Ai vertici della classifica dei prodotti ecologici, infatti, troviamo Nokia e Sony Ericcson, la prima con quasi 8 punti e la seconda 7. Una dimostrazione, questa, di quanto la sensibilità ecologista sia generalmente piuttosto bassa in un settore in cui la necessità di consumare poco ed essere facilmente riciclabile fa evidentemente a pugni con le caratteristiche stesse del mercato.


Ma uno dei più sorprendenti risultati riguarda senza dubbio il voto registrato da Apple. La compagnia di Steve Jobs non raggiunge neppure la sufficienza, classificandosi al 9° posto con meno di 5 punti su 10. Una delusione, considerando che il suo leader non perde mai occasione per decantare la grande preoccupazione dell’impresa per l'ambiente.

Ecco la classifica completa:
  • 1.    Nokia   (7.5)
  • 2.    Sony Ericsson   (6.9)
  • 3.    Philips   (5.5)
  • 4.    HP   (5.5)
  • 5.    Samsung   (5.3)
  • 6.    Motorola   (5.1)
  • 7.    Panasonic   (5.1)
  • 8.    Sony   (5.1)
  • 9.    Apple   (4.9)
  • 10.  Dell   (4.9)
  • 11.  Sharp   (4.7)
  • 12.  Acer   (4.1)
  • 13.  Fujitsu   (3.9)
  • 14.  LG Elecronics   (3.5)
  • 15.  Lenovo   (3.5)
  • 16.  Toshiba   (2.9)
  • 17.  Microsoft   (1.9)
  • 18.  Nintendo   (1.8)


I parametri secondo cui sono stati messi a confronto giganti del mercato dell’elettronica sono i seguenti:
  • Quantità di elementi chimici tossici contenuti nel prodotto;
  • Uso efficiente delle risorse energetiche lungo tutto il processo di produzione; 
  • Capacità dei prodotti di essere riutilizzati e riciclati.
Malgrado i risultati non siano molto incoraggianti, consola il fatto che Greenpeace affronti uno scenario importante come quello del CES senza peli sulla lingua.

Che i grandi sappiano che per restare tali devono al più presto ripulire i prodotti da sostanze tossiche, riciclarli responsabilmente e ridurre il loro impatto sull'ambiente.


                                                                                                                                   Laura Scarano
Foto - Ecologiae.com

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